Cantina Blasi

Cantina Blasi

Qualche mese fa abbiamo avuto il piacere di visitare questa cantina e, vi anticipo, ne sono rimasto molto colpito. Intanto perchè abbiamo trovato una realtà squisitamente familiare, poi per i vini assaggiati che hanno fatto un salto qualitativo incredibile, e finalmente per la bellezza assoluta della cantina storica.

Siamo in Umbria, nella provincia di Perugia, comune di Umbertide. La zona vinicola è quella denominata DOC Colli Altotiberini, ovvero l’alta Valle del Tevere. Denominazione instaurata nel 1980 ma poco conosciuta, forse perché nutrita solo da un pugno di cantine. La zona, già dai tempi degli etruschi, faceva parlare di se per la qualità dei vini, quindi siamo sicuramente di fronte a un territorio vitivinicolo ben consolidato.

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Michele, che rappresenta la terza generazione Blasi è il responsabile della cantina e ci ha accolto e raccontato con tutto il suo entusiasmo la recente storia enologica dell’azienda. La famiglia Blasi ha rilevato l’antico e spettacolare Palazzo Bertanzi, alemento architettonico unico e di grande pregio, costruito nel 1742 proprio per svolgere la funzione di cantina. Le stupende sale a volta e corridoi sotterranei ospitano ora le botti ed i pupitre per il metodo classico, mentre per la produzione hanno creato, a poche decine di metri, una modernissima cantina con grandi sale per accogliere eventi e degustazioni. Degli eventi e soprattutto della cucina se ne occupano Anna ed Elisa, mamma e sorella di Michele.

Intorno alle cantine, con la guida dell’enologo, hanno iniziato a impiantare vigneti con una idea ben precisa. Hanno eletto scrupolosamente ogni vitigno in base alla tipologia dei suoli, esposizioni, microclimi etc…, e con un fantastico pragmatismo hanno puntato a vitigni internazionali e non che potessero esprimere al meglio le proprie potenzialitá nella particella di terreno destinata. Il tutto é abbastanza recente, ma i frutti cominciano ad arrivare. Abbiamo assaggiato, neanche a dirlo, tutti i loro vini. Qui ve ne raccontiamo cinque.

Il Blasi Impronta Sauvignon Blanc IGP 2022, quello che più ci ha colpito. Quando si legge in etichetta Sauvignon Blanc si sa giá cosa aspettarsi, quindi abbiamo iniziato l’assaggio con una certa aspettativa che è stata però spazzata via dalla bellissima eleganza di questo vino. Vestito di un giallo paglierino brillante e luminoso, al naso si presenta con una pulitissima sensazione erbacea, fine e delicata, poi con sentori fruttati di pesche gialle e agrumi oltre a una intrigante nota minerale. In bocca é intenso, di notevole freschezza e buona sapiditá. Il finale é abbastanza lungo e invita al sorso successivo. Un vino giovane, immediato, tutto da bere. Ne abbiamo fatto scorta per l’estate!

Il Blasi Impronta Chardonnay IGP 2020 é invece un vino piú strutturato e complesso. Si mostra di un bel giallo paglierino con riflessi dorati, luminoso. Al naso si evince il passaggio in legno di quesi due anni. I sentori fruttati sono qui piú intensi, a noi in particolare ricordano il mango molto maturo, il passion fruit e l’ananas, ci parlano di paesi lontani. I fiori sono gialli, la ginestra su tutti, che lascia presto il posto a note di vaniglia, miele ed erbe aromatiche, anche qui fa capolino una intrigante mineralitá. In bocca il sorso é avvolgente, pieno, fresco e sapido, tornano gli aromi di frutta. Il finale lungo e fine.

Blasi Impronta Cabernet Frank IGP 2022. Anche qui ci troviamo davanti ad una interpretazione particolarmente giovane e pulita. Il colore rubino luminoso, non particolarmente carico ti invita a berlo. Al naso é complesso e molto piacevole, quasi inavvertite le note erbacee risaltano invece i frutti neri come il mirtillo e chissá il sambuco. Leggera balsamicitá e cenni di cioccolato. Il sorso é pieno, avvolgente, armonico. Il tannino é piacevolissimo, frutto di una sapiente estrazione e del passaggio in legno. Un vino che esprime una gioventú placata, molto equilibrato.

Il 1742 Spumante Pas Dosé Metodo Classico. Una bollicina emozionante, a base di Chardonnay e Trebbiano Spoletino, che riposa con i lieviti per oltre 30 mesi. Il nome é appunto la data di costruzione della cantina dove affina. Color giallo paglierino brillante con un perlage molto fine e persistente. Al naso sprigiona sentori floreali e fruttati, con una bella fragranza di crosta di pane. Il sorso è giocoso, freschezza e sapiditá lo accompagnano in un lungo finale. Bottiglia perfetta per la grandi occasioni ma anche per accompagnare i pasti di adeguata struttura.

Mamma Mia Umbria Passito IGT, un nome che evoca un’esclamazione e allo stesso tempo una dedica genuina. Malvasía, Semillon e Chenín Blanc che una volta raccolti appassiscono su graticci per sei lunghi mesi. Dopo la vinificazione, il blend affina e invecchia per ben 10 anni! Il risultato è un’armonia unica. Giallo ambrato luminosissimo, al naso è molto intenso e molto complesso, un tripudio di sentori che cambiano nel bicchiere mentre passano i minuti. Dall’albicocca secca al fico e poi al dattero, miele, zafferano, iodio e una nota ossidativa que ricorda il Vin Santo. Note di scorza d’arancia candita e di etereo. In bocca é dolce, caldo e al tempo stesso mantiene una pulsante freschezza, finale lungo che non stanca mai.

Blasi ci ha convinto, le nuove vigne che ormai hanno oltre dieci anni iniziano a dialogare molto bene con il territorio e le scelte di impianto sembrano proprio aver colto nel segno. Le parole appassionate e lo sguardo deciso di Michele ci dicono che ancora c’è molto da scoprire. Quindi, intanto ne godiamo questi vini che consigliamo vivamente, ma non perderemo di vista la cantina che sicuramente ci riserverà molte piacevoli sorprese!